Chiara Bucello: «Io, rinata grazie all’impianto cocleare»

Nov 6, 2024 | Attualità, Interviste | 0 commenti

La blogger siciliana da anni si dedica all’informazione e alla sensibilizzazione sulla disabilità uditiva

di Chiara Bucello

Chiara Bucello nasce con una disabilità uditiva totale, 29 anni fa a Catania. Dopo un’infanzia difficile, ha totalmente cambiato prospettiva. Grazie a un impianto cocleare, oggi riesce a comunicare e lo fa con un’empatia e una forza uniche.

Gli apparecchi acustici sono strumenti utili che migliorano significativamente la qualità della vita. Ma troppo spesso, le persone con problemi di udito tendono a tenerli nascosti. Tuttavia, prendersi cura del proprio udito è fondamentale per vivere bene e sentirsi parte della comunità. Non è mai semplice affrontare l’ipoacusia e, soprattutto, parlarne: spesso ci si vergogna e può essere difficile accettare la propria condizione, arrivando talvolta anche a incolparsi.

Molti evitano di cercare aiuto per paura di essere giudicati, temendo che l’uso di apparecchi acustici li faccia sembrare deboli o vecchi. È cruciale cambiare questa mentalità. Gli apparecchi acustici sono strumenti utili che migliorano significativamente la qualità della vita. Dal punto di vista personale, l’impianto cocleare mi ha permesso di percepire i suoni in modo nuovo e di interagire con il mondo in maniera più diretta.

Ho potuto ascoltare le voci delle persone care, la musica e i suoni della natura, esperienze che prima erano limitate o assenti. Questo ha notevolmente migliorato la mia qualità di vita, aumentando la mia indipendenza e la mia partecipazione alle conversazioni e alle attività sociali. Prima dell’impianto cocleare, utilizzavo protesi acustiche che, con il tempo, avevano cominciato a funzionare sempre meno bene. Non conoscendo nessuno con un impianto cocleare, non avevo modo di confrontarmi con altre esperienze. Tuttavia, ho deciso di affrontare l’operazione, essendo l’unica soluzione possibile. Dopo l’intervento, è stato necessario un periodo di riabilitazione per abituarmi ai nuovi suoni e sfruttare al massimo il dispositivo.

La determinazione e il supporto di mia madre e dei professionisti sanitari sono stati fondamentali in questo percorso. In conclusione, l’impianto cocleare ha avuto un impatto profondamente positivo sulla mia vita, migliorando non solo la mia capacità di sentire, ma anche la mia autostima e le mie prospettive future. Ha rappresentato una svolta che mi ha permesso di “fare rumore” nel mondo in modi prima inimmaginabili. È essenziale creare un ambiente accogliente per chi ha problemi di udito. Educare e sensibilizzare la società è cruciale per includere tutti. La società deve comprendere e rispettare le esigenze di chi ha difficoltà uditive, offrendo il giusto supporto.

Raccontare le esperienze di chi ha affrontato problemi di udito può incoraggiare altri a fare lo stesso. Cercare aiuto è un segno di forza, non di debolezza. Ogni persona che si occupa della propria salute uditiva contribuisce a ridurre lo stigma. Curare i problemi di udito è essenziale per vivere meglio e sentirsi inclusi. È importante combattere lo stigma e incoraggiare le persone a cercare le cure necessarie. Con il giusto supporto, possiamo creare una società che valorizza la salute uditiva.

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