Nella prima tavola rotonda del XXI Congresso FIA, è stata presentata la Ricerca Eurotrack 2025, effettuata su un campione di 15mila persone.
La ricerca ha riguardato la prevalenza di ipoacusia in Italia, dal 2015 al 2025.
Ecco, nel dettaglio, alcuni dati fondamentali per capire l’andamento dell’adozione e della soddisfazione legata all’utilizzo degli apparecchi acustici.
Nel 2025: il 40% degli ipoacusici possiede apparecchi acustici
La crescita risulta costante, stabile del 5 per cento ogni 5 anni. Sempre maggiore quantità di persone si avvicina alla riedizione acustica.
Maggiore la perdita uditiva, maggiore il tasso di adozione.
Esame audiometrico: effettuato dal 31% negli ultimi 5 anni, la maggioranza dal medico specialista (ORL). Dato stabile rispetto agli anni precedenti. Il percorso nasce dal medico specialista o dal medico di famiglia, che ha un ruolo fondamentale nel percorso di rimediazione acustica.
Gli apparecchi vengono mediamente sostituiti ogni 5 anni.
Nella maggioranza dei casi, l’acquisto avviene 2-6 anni dopo aver acquisiti consapevolezza della propria ipoacusia.
Il 67% di tutti i possessori dichiara che avrebbe dovuto utilizzarli prima.
Il centro acustico specializzato resta il luogo di acquisto preferito.
L’87% dei possessori di apparecchi acustici afferma che il proprio apparecchio funziona meglio o come previsto.
In media, gli apparecchi vengono indossati 8,2 ore al giorno.
Soddisfazione complessiva: l’80% dei possessori è soddisfatto dei proprio apparecchi.
L’85% dei possessori si sente più sicuro nel muoversi in città da quando utilizza l’apparecchio.
L’80% si sente più sicuro quando guida la macchina.
Il 96% dichiara che l’apparecchio migliora la qualità della vita.




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