Due giornate intense e produttive, per fare il punto ma soprattutto per spingere sull’acceleratore della riforma dei Lea, che presenta ancora numerose criticità nelle parti che riguardano l’assistenza audioprotesica. A dare l’occasione per un nuovo confronto sul tema è stato il VI Congresso Nazionale della Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute, organizzato da Senior Italia-Federanziani che si è svolto dal 17 al 19 novembre presso il Palacongressi di Rimini. Un appuntamento importante per la sanità italiana, sia per i temi affrontati, sia per il metodo di lavoro, che ha permesso un confronto aperto tra tutte le voci interessate al miglioramento e all’evoluzione del Sistema Salute: medici, associazioni, tecnici e cittadini. Così è stato per il lavori del dipartimento di Audiologia, durante i quali l’Anap ha avuto un ruolo da protagonista. Presente il segretario Nazionale, Corrado Canovi che insieme a Mauro Menzietti, vicepresidente Anap, Dario Ruggeri, a capo della segreteria Fia e Valentina Faricelli, responsabile della rivista L’Audioprotesista, hanno esposto le ragioni del comparto in un dibattito a tratti vivace ma chiaro ed efficace. Tra i relatori, Mirella Bistocchi, presidente Anifa; Riccardo Cattaneo, vicepresidente Anap; Anna Rita Fetoni, aggregato di Clinica ORL Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma; Antonio Pirodda, professore ordinario ORL Università di Bologna, Giovanni Ralli professore di Otorinolaringoiatria e di Audiologia dell’Università “La Sapienza” di Roma e Gianluca Pofi di Senior Italia-Federanziani.
Al centro del dibattito, come già anticipato, le criticità del DPCM sui nuovi Lea, che a un anno dalla nuova legge, disegnano ancora un quadro incompleto a causa della mancanza del sistema tariffario per i dispositivi audioprotesici che non permette ai soggetti ipoacusici di ottenere l’assistenza di cui hanno bisogno e alla quale hanno diritto. Un vero e proprio “stallo” amministrativo, dunque, che danneggia i pazienti e impedisce ai medici e ai professionisti sanitari competenti – gli audioprotesisti – di concentrarsi sulle ben più importanti questioni legate all’appropriatezza clinica dell’assistenza erogata. L’assemblea di Senior Italia-Federanziani ha offerto dunque l’opportunità di ribadire nuovamente, con forza, le richieste al Governo. Tra le principali criticità rilevate ed esposte, il mancato recepimento dei pareri espressi dalle Commissioni Parlamentari competenti e la messa in discussione della libertà di scelta dell’assistito, fortemente limitata da procedure di approvvigionamento tramite gare d’appalto, che prevedono per natura un selezionato numero di fornitori e limitano la scelta dei dispositivi e dei professionisti sanitari da parte del paziente. Le possibilità di migliorare però ci sono e il dibattito lo ha evidenziato: dallo spostamento del focus erogativo dal diritto all’effettivo bisogno a una maggiore trasparenza del protocollo applicativo ma soprattutto il mantenimento dell’attuale modello di erogazione, almeno fino alla definizione di procedure condivise in un tavolo tecnico permanente. Proposte chiare, ora concretizzate in documenti ufficiali che saranno presentati alle Istituzioni nelle sedi competenti, con l’auspicio che rappresentino il punto di partenza per l’elaborazione di politiche sanitarie sempre più vicine ai bisogno concreti dei cittadini.
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