OTC, un anno dopo: l’editoriale del presidente ANA, Mauro Menzietti

Nov 15, 2023 | Associazione, Attualità

di Mauro Menzietti  (Presidente ANA)

L’ottobre 2023 segna un anno da quando la FDA ha approvato gli apparecchi acustici da banco (OTC). Nonostante le previsioni di scompiglio del mercato sanitario, questi dispositivi devono ancora guadagnare una popolarità diffusa.

L’American Speech-Language and HearingAssociation (ASHA) ha rilevato che solo il 2% delle persone con difficoltà uditive di età pari o superiore a 40 anni ha acquistato i dispositivi. Solo il 4% delle persone ha dichiarato che probabilmente acquisterà OTC nel prossimo anno.
Secondo un recente sondaggio condotto da ASHA, (nel periodo dal 27 giugno al 7 luglio 2023 da YouGov su 2.228 adulti statunitensi di età pari o superiore a 40 anni), più della metà degli adulti americani di età pari o superiore a 40 anni (56%) ha riconosciuto di non avere un udito eccellente, ma solo l’8% è stato trattato.

Il motivo principale del mancato ricorso ad un aiuto professionale dal classico sistema audioprotesico, era la non reale percezione che la loro perdita uditiva “era già sufficientemente grave”. Il secondo motivo più comune era che cercare una risposta al problema “non era una priorità”.
Lo stesso studio ha citato una certa mancanza di efficacia, la scarsa qualità del suono e i problemi di adattamento anatomico come ragioni principali dell’insoddisfazione degli OTC. Alcuni risultati preoccupanti hanno rilevato che solo il 16% degli adulti di età superiore ai 40 anni, presi in esame dallo studio, è riuscito a identificare correttamente che gli OTC sono solo per adulti e non per bambini. Quasi la metà degli intervistati con perdita dell’udito ha paragonato gli occhiali da lettura ai prodotti da banco e non era a conoscenza del fatto che un volume eccessivo proveniente da un dispositivo da banco potrebbe peggiorare i danni all’udito.

Tutto ciò a conferma dell’importanza del ruolo dell’audioprotesista, figura cruciale, poiché il 70% degli acquirenti di apparecchi acustici ritiene necessaria una guida professionale prima di acquistare un dispositivo da banco, e soprattutto nel post vendita.
La perdita dell’udito è una condizione cronica che richiede un monitoraggio professionale. Sebbene gli apparecchi acustici da banco possano funzionare molto bene per coloro che soddisfano qualifiche specifiche, è necessaria un’ulteriore formazione pubblica sugli OTC e sul loro utilizzo appropriato.
Altri dati interessanti emersi dall’indagine: quasi la metà (48%) delle persone con difficoltà uditive non trattate lascia che i sintomi persistano per più di 2 anni. Eppure quasi un terzo (30%) delle persone con difficoltà uditive ha riferito un impatto negativo sulla propria qualità di vita. Vale anche la pena notare che i risultati del sondaggio qui analizzato,  seguono a quelli di uno studio di inizio estate che mostranocome l’uso di apparecchi acustici può ridurre significativamente il declino cognitivo. La perdita dell’udito negli adulti, se non trattata, è anche associata ad un aumento del rischio di cadute, a depressione, a costi sanitari più elevati e ad una serie di altre ripercussioni mediche, economiche e sociali.

Numeri che fanno davvero riflettere e ci invitano a considerazioni importanti sulla mancanza di una corretta informazione e di una educazione sanitaria.
In caso di problemi di udito bisogna richiedere tempestivamente un’attenta valutazione da personale sanitario (medico o audioprotesista)  prima di fare qualsiasi cosa, sia che si tratti di acquistare un apparecchio da banco o di orientarsi verso qualunque altra decisione.

Personalmente ritengo fondamentale migliorare l’educazione, non solo del pubblico ma anche dei professionisti, ricordando che gli OTC sono destinati esclusivamente a persone maggiorenni che soffrono di perdita dell’udito da lieve a moderata. Una scoperta particolarmente preoccupante emersa dal sondaggio di ASHA è che solo il 16% degli adulti americani di età pari o superiore a 40 anni è correttamente informata sul fatto che gli apparecchi acustici da banco non sono indifferentemente per bambini e per adulti: sono solo per adulti.
Meno della metà degli intervistati ritiene che esista una differenza tra amplificatori audio e apparecchi acustici.

Gli annunci sugli OTC non menzionano in modo evidente chi sono i destinatari esclusivi e questi annunci e li equiparano falsamente agli occhiali da lettura in farmacia. Gli occhiali aiutano con la rifrazione della luce per l’occhio. Gli OTC svolgono un ruolo più importante. Forniscono suoni a un sistema uditivo disordinato, azione ben più complessarispetto a quello che accade con gli occhiali da lettura standard. Non si tratta semplicemente di aumentare il volume del suono.

In Italia, dove la formazione, la competenza, la tecnologia e il servizio tecnico-sanitario altamente professionale fanno la differenza, non abbiamo (ancora?) questo problema e la legislazione assicura la massima tutela a chi soffre di problemi di udito: una filiera sanitaria ben rodata e ben regolamentata fatta da medici e audioprotesisti, con le loro equipe multidisciplinari di supporto, che garantisce i migliori standard qualitativi e di soddisfazione dell’utente in Europa.

E tanto più questo ingranaggio sanitario si indebolisce, tanto più si possono insidiare tentativi di soluzioni “fai-da-te” come fu in passato, con amplificatori in farmacia o in televendita, tutti rivelatisi poco efficaci.
Anche per questo l’Europa (AEA, Associazione Europea Audioprotesisti) reclama a gran voce il ruolo centrale dell’audioprotesista, Laureato e iscritto all’albo, che operi il più possibile in presenza e a stretto contatto con il suo utente, in proficua collaborazione con la classe medica.E il più lontano possibile dalle “gare” sull’acquisto di prodotti.

Gare molto più affini agli OTC, mentre l’audioprotesi italiana è un’altra cosa.
FONTE: WWW.ASHA.ORG

admin
Author: admin

Articoli Correlati

0 commenti