World Hearing Day: l’OMS lancia l’edizione 2026

Ott 27, 2025 | Attualità | 0 commenti

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, attraverso il suo organismo interno, il World Hearing Forum, ha lanciato nelle settimane scorse il tema per la celebrazione del World Hearing Day 2026: “From communities to schools: hearing care for all children. Act now so no child is left behind due to ear or hearing problems” Il focus di quest’anno è quindi sui bambini. Una scelta necessaria da parte degli esperti di Ginevra stando agli ultimi dati. A livello globale i bambini in età scolare con ipoacusia spesso non ricevono una diagnosi e non hanno accesso ai servizi necessari (World report on hearing, 2021). La perdita dell’udito colpisce circa 90 milioni di bambini e adolescenti di età compresa tra 5 e 19 anni, in tutto il mondo (Global burden of disease study, 2021). Tuttavia, spesso non viene diagnosticata, soprattutto in contesti con scarse risorse.

Cause comuni, prevenibili e curabili di perdita dell’udito, come l’otite media effusiva (OME), l’otite media cronica suppurativa (CSOM) e il cerume impattato, rimangono ampiamente diffuse nei bambini. A volte, la perdita dell’udito inizia in modo insidioso, ma progredisce e peggiora nel tempo.

Se non affrontato, questo problema non solo compromette la capacità uditiva del bambino, ma ha anche un impatto significativo sullo sviluppo linguistico, cognitivo e sociale, portando spesso a risultati scolastici peggiori, minori prospettive di occupazione e svantaggi economici a lungo termine. In che modo contrastare il fenomeno?

Il World Hearing Forum invita a concentrarsi su due direttrici fondamentali: la prevenzione del disturbo uditivo nei bambini quando evitabile e l’identificazione precoce e la cura dei bambini ipoacusici o con problemi all’orecchio. Intervenire tempestivamente è la chiave per prevenire le temute ripercussioni a lungo termine sullo sviluppo, sull’istruzione e sulle opportunità future. In questo senso le scuole e le comunità sono punti di accesso naturali per raggiungere bambini, genitori e insegnanti. Integrando la cura dell’udito nei programmi di salute scolastica e infantile, è possibile aiutare i bambini a sentire, imparare e avere successo. Oltre alle cifre sulla preoccupante di.usione dei disturbi uditivi tra i bambini, un dato incoraggiante indica che oltre il 60% dei casi di perdita dell’udito infantile è prevenibile attraverso semplici ed economiche misure di sanità pubblica. Accanto a questo, l’integrazione di programmi di screening sistematici e di intervento precoce nei piani sanitari scolastici e infantili può garantire risultati migliori per i bambini che convivono con problemi uditivi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità lancia un appello globale alla mobilitazione attraverso l’impegno multisettoriale di tutti gli operatori sanitari coinvolti nella cura e nella riabilitazione uditiva che devono collaborare con coloro che lavorano in settori quali la salute scolastica, la salute infantile, la cura degli occhi, l’assistenza sanitaria primaria e l’istruzione. A tutti è richiesto uno sforzo per promuovere e supportare l’implementazione degli strumenti tecnici dell’OMS. Questo, infatti, è il senso del messaggio dalle scuole alle comunità: ciascuno può generare e condividere storie su come gli sforzi per la cura dell’udito stanno cambiando i risultati.

In Italia il messaggio per la Giornata Mondiale dell’Udito sarà celebrato come ogni anno da Udito Italia che ha già programmato per fine febbraio un evento che si svolgerà presso la Camera dei Deputati. FIA sarà al fianco della onlus per contribuire a diffondere ed attuare la nuova call to action promuovendo attraverso le proprie risorse percorsi di identificazione precoce, trattamento e segnalazione all’interno delle piattaforme scolastiche esistenti e all’interno delle comunità.

Per maggiori informazioni sulla campagna dell’OMS per il WHD 2026: https://www.who.int/campaigns/world-hearing-day/2026.

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