di Corrado Canovi (Segretario Nazionale ANA)
“2.100 Centri Acustici e altri 3.000 punti di assistenza in Italia, quasi 15.000 addetti nel comparto, più di due milioni di assistiti. Un settore che cresce e che crea occupazione (non solo tra gli Audioprotesisti)”.
Iniziava così il mio editoriale sul primo Annuario Audioprotesico. Era il 2019, l’ultimo anno prima della pandemia. Oggi, a tre anni di distanza, dopo una crisi che ha investito tutte le attività economiche (con poche distinzioni), posso comunque ripetere che il settore cresce e crea occupazione. E non è cosa da poco. Anzi: non solo cresciamo, ma durante la pandemia ci siamo resi conto della nostra importanza.
Un’enorme soddisfazione, per chi come me ha visto crescere la professione in questi ultimi trent’anni, è stata il vedere l’attività degli Audioprotesisti e dei Centri Acustici riconosciuta come Servizio sanitario essenziale per la popolazione, anche durante i più severi lockdown decisi dal Governo. Senza le leggi che ci hanno riconosciuto come professionisti sanitari, senza gli sforzi di migliaia di colleghi (che si sono laureati, che si sono mantenuti in regola con l’ECM, etc…), questo non sarebbe mai accaduto: i Centri Acustici sarebbero rimasti chiusi assieme a tutti gli altri… negozi.
Di questo dobbiamo essere fieri.
Non ci siamo – non vi siete – mai fermati.
E in quest’anno speciale, unico, l’anno del XX Congresso FIA – il Congresso della definitiva ripartenza – questo Annuario è ancora più importante: non è solo l’occasione per contarci e prendere coscienza di quanti si ritrovano nei principi e nei valori di crescita fondativi della nostra Associazione, ma è un modo di riaffermare con orgoglio il ruolo dell’imprenditoria audioprotesica, quale motore propulsore di tutto il comparto.
Ricordiamoci che sono le Aziende, dal 1965 unite in questa Associazione, ad aver creato l’Audioprotesista di oggi. Dai corsi aziendali a quelli regionali, e poi nazionali, il tutto accompagnato da un’opera di costante presenza e promozione su tutti i tavoli istituzionali, al fine di affermare l’autonomia di una professione, quella di Audioprotesista, oggi incardinata in un Ordine Professionale.
Imprenditoria che, unita alla Professione e all’Industria, si ritroverà il 4-5-6 novembre 2022 a Rimini, per il XX Congresso FIA. Al Congresso si farà una panoramica interessante e ricca di spunti da un lato sui cambiamenti che hanno coinvolto, coinvolgono e coinvolgeranno il nostro comparto, dall’altro su quello che siamo e che potremo diventare… Non sarà un Congresso interlocutorio, di passaggio: il momento è ricco di argomenti di riflessione che investono il nostro comparto con particolare intensità.
Dovremo, come sempre, agire come comparto; d’altronde, un’azienda è, da definizione enciclopedica, un “organismo economico composto di persone e di beni rivolti al raggiungimento di uno scopo determinato”.
Ed è proprio così: siamo persone accomunate dalla volontà di raggiungere un obiettivo.
Lo abbiamo dimostrato e lo dimostreremo in futuro. E allora… What’s next?
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