Parte sicuramente con il piede giusto la XIX edizione del Congresso FIA: rispetto a tre anni fa il tasso di penetrazione dei dispositivi acustici ha fatto un balzo in avanti, passando dal 25,2% al 29,5%. Situazione molto positiva, che ha rappresentato uno degli argomenti forti dell’appuntamento di Rimini.
Queste percentuali fanno parte dei ben più vasti dati dell’indagine EuroTrak Italia 2018, il più importante sondaggio che indaga la percezione dei disturbi uditivi e soprattutto le modalità di intervento. La ricerca è stata illustrata da Mirella Bistocchi, presidente ANIFA (Associazione Nazionale Importatori e Fabbricanti di Audioprotesi) che ha incaricato l’agenzia Anovum di Zurigo di elaborare i numeri raccolti su un campione rappresentativo di oltre quindicimila persone. Alla tavola rotonda intitolata “L’Italia nel panorama europeo: Eurotrak 2018” hanno partecipato oltre a Corrado Canovi e Dario Ruggeri, Arnaldo Baroni, neoeletto nel direttivo Anap; Mark Laureyns, presidente AEA e Stefan Zimmer, segretario EHIMA. Le buone percentuali sulla diffusione delle protesi acustiche non sono l’unica buona notizia per il comparto. La ricerca ha infatti evidenziato anche l’aumento dal 31% al 38% dell’incidenza degli esami audiologici di screening negli ultimi cinque anni, effettuati da medici specialisti. Da sottolineare la riduzione del dropout, ovvero la forbice che si perde nel passaggio dal consulto all’inizio del percorso riabilitativo, che rispetto al 2015 scende positivamente dal 35% al 27%.
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