Per tutti i bambini con protesi e/o impianto cocleare il percorso di riabilitazione logopedica è indispensabile. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Sara Panizzolo, logopedista della Federazione Italiana Logopedisti: «La perdita precoce dell’udito nella vita di un bambino ha una forte incidenza sul suo sviluppo. La logopedia è una scienza molto affascinante, che ha il potere di migliorare la qualità della comunicazione».
Quali sono i campanelli d’allarme che un genitore deve osservare e quindi spingerlo a un consulto specialistico?
Ormai con la diffusione dello screening audiologico universale tutti i nuovi nati sono sottoposti ad esame precoce della funzione uditiva e alla sorveglianza pediatrica.
I campanelli di allarme nei primi mesi di vita che potrebbero orientare verso una ipotesi di deficit uditivo sono:
- assente o scarsa vocalizzazione, poca varietà di suoni articolatori
- non rivolge lo sguardo nella direzione di chi parla
- non si gira se chiamato per nome
- non sussulta a rumori improvvisi, non localizza i suoni
- non gode della musica e delle canzoncine
- ritardo nella lallazione e nella comparsa delle prime parole
- non capisce frasi semplici e di routine
- scarsa o assente attenzione ai giochi, poca partecipazione alle vicende quotidiane e all’ambiente
- comportamenti inappropriati (es. urla, piange spesso, è facilmente irritabile, ha una espressione triste/accigliata, è molto diffidente)
Nel caso di diagnosi di perdita uditiva si procede tempestivamente alla protesizzazione affiancata immediatamente dalla riabilitazione logopedica.
Come sono connessi disturbi uditivi e disturbi del linguaggio?
L’udito è fondamentale per lo sviluppo del linguaggio, la comunicazione e l’apprendimento. La perdita precoce dell’udito nella vita di un bambino ha una forte incidenza sul suo sviluppo. La perdita dell’udito nel bambino ha quattro effetti principali:
- provoca ritardi nello sviluppo della capacità di comunicazione, difficoltà di comprensione e produzione del linguaggio;
- il deficit di linguaggio provoca problemi di apprendimento con conseguente riduzione nel rendimento scolastico;
- le difficoltà di comunicazione spesso portano all’isolamento sociale, ad un basso livello di autostima, a problemi comportamentali;
- Se non affrontate in modo tempestivo, adeguato ed appropriato, tali conseguenze nel tempo avranno un impatto diretto sulla vita sociale, scolastica e lavorativa.
Per i bimbi ipoacusici è utile la logopedia?
Per tutti i bambini con protesi e/o impianto cocleare il percorso di riabilitazione logopedica è indispensabile: utilissimo già dai 4-6 mesi di vita, poiché i giochi proposti e le modalità comunicative, insieme al coinvolgimento attivo dei genitori, permettono il monitoraggio dell’utilità delle protesi e dell’ic, lo sviluppo delle abilità della percezione uditiva, l’aumento delle modalità comunicative, facilitano lo sviluppo del linguaggio, della comprensione e della corretta articolazione dei suoni delle parole. Attraverso attività di counseling informativo e formativo il logopedista fornisce al genitore maggiori conoscenze sulla sordità, sui rimedi e sulle modalità di osservazione del proprio figlio, di diventare propositivo e capace di creare ambienti ed esperienze significative utili allo sviluppo della comunicazione. Il ruolo attivo del genitore è indispensabile per condividere gli obiettivi della terapia, la scelta di giochi appropriati, le attività mirate da proporre durante la giornata, l’osservazione dei comportamenti di risposta, la raccolta di difficoltà incontrate e dei miglioramenti ottenuti.
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