Il Punto di Corrado Canovi: rappresentatività e legittimo interesse, due principi alla base del ruolo delle Associazioni

Gen 10, 2022 | Associazione, Attualità | 0 commenti

Nell’editoriale a firma del segretario FIA, Corrado Canovi, un’appassionata ricostruzione dell’importanza della rappresentatività.

Per un’Associazione di categoria, il tema della rappresentatività è di assoluta centralità. La possibilità di rappresentare gli interessi dei propri associati sia in giudizio (ricorsi amministrativi, cause civili, etc., etc.) sia a vario titolo presso l’amministrazione pubblica è, molto spesso, il cuore dell’attività di ogni sodalizio.

ANA e ANAP non fanno eccezione. Ogni traguardo raggiunto nei sessant’anni di storia associativa – riconoscimento professionale, Nomenclatore tariffario, istituzione dei corsi di laurea in Tecniche Audioprotesiche, per citare i principali – ha avuto come presupposto il potere dell’Associazione di agire a tutela dei propri iscritti, intendendo sia le persone fisiche, i professionisti sanitari rappresentati da ANAP, sia le persone giuridiche, i Centri Acustici rappresentati da ANA. Quando l’Associazione siede a un Tavolo regionale per l’Assistenza protesica a discutere, ad esempio, il contenuto dei requisiti richiesti alle aziende audioprotesiche per accreditarsi alle forniture regionali, o quando avvia azioni legali in difesa della categoria (GHOST, Polaroid, gare d’appalto, per citarne solo alcune) lo fa in virtù del principio di rappresentatività, garantito dall’aderenza del proprio Statuto ai principi del nostro ordinamento. In tema di azioni legali, è bene sottolineare che l’associazione di categoria è legittimata ad agire in giudizio per la tutela di interessi collettivi degli associati unitariamente considerati e non solo di alcuni di essi in danno di altri.

Nel caso di ANAP, inoltre, lo status di associazione maggiormente rappresentativa per la professione di Tecnico Audioprotesista (a seguito delle modifiche statutarie in ottemperanza ai nuovi requisiti richiesti dalla Legge 24/2017) l’ha resa parte integrante del processo di istituzione dell’Albo dei Tecnici Audioprotesisti. ANAP ha collaborato con il neonato Ordine TSRM PSTRP per quanto riguarda la valutazione dei titoli abilitanti in possesso dei Tecnici Audioprotesisti e dando, in generale, ampio supporto tecnico-amministrativo (Decreto attuativo albi del 15 marzo 2018). Il recente Decreto della Regione Sicilia in tema di assistenza protesica del 30 luglio scorso, che ha sancito l’efficacia del D.M. 332/99 nelle more dell’implementazione di un tariffario sperimentale e quello, meno recente ma sostanzialmente analogo nei principi e nei contenuti, della Regione Veneto, sono frutto di tavoli di lavoro regionali ai quali ha partecipato l’associazione in virtù della propria rappresentatività dei centri acustici italiani. ANA e ANAP sono associazioni di categoria pienamente legittimate a rappresentare i propri iscritti, aziende e professionisti sanitari. Ma c’è di più, e un utile spunto arriva dalla Regione Puglia.

La spiacevole situazione, che faticosamente si sta avviando verso una soluzione, creatasi da gennaio 2020 nella regione per quanto concerne l’assistenza protesica, e non solo ai deboli d’udito, è cosa nota. Ben prima dell’avvio delle note e plurime “garette” (che prevedevano, in violazione della normativa vigente, l’aggiudicazione secondo il criterio del prezzo più basso ed ignoravano completamente il ruolo professionale del Tecnico Audioprotesista) e a partire, quindi, dalla fine del mese di gennaio dell’anno 2020, nessuno dei dodici Distretti Socio-Sanitari afferenti all’ASL di Bari ha più autorizzato alcuna pratica di erogazione di assistenza audioprotesica agli aventi diritto, cittadini assistiti dal S.S.N. e invalidi civili per ipoacusia. Tale diniego alle autorizzazioni ha fatto registrare un diffuso malcontento tra i pazienti, che hanno nel tempo organizzato numerose azioni di protesta nei confronti dell’ASL di Bari e della Regione lamentando un’immotivata interruzione di servizio sanitario. La mancata erogazione di assistenza audioprotesica agli aventi diritto ha rappresentato un grave danno per i cittadini assistiti dal Servizio Sanitario Nazionale, che vedevano negato il proprio diritto alla salute. Queste gravissime criticità sono state segnalate da ANA alla ASL Bari già dal mese di aprile 2020 con richieste di  chiarimento e varie diffide, che lamentavano il blocco delle autorizzazioni e richiedevano la revoca delle “garette” avviate in quanto basate sul criterio del prezzo più basso.

La scarsa partecipazione (in alcuni casi, assenza totale di riscontro) del mercato ad alcune procedure di gara, ha indotto l’ASL di Bari a segnalare l’Associazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) per presupposte condotte anticoncorrenziali da parte dell’Associazione.

La risposta dell’Autorità, al termine dell’indagine, è stata illuminante in tema di rappresentatività associativa: non solo “l’assenza di riscontro da parte del mercato a talune procedure ad evidenza pubblica per l’approvvigionamento di specifici dispositivi protesici non appare sufficiente a suffragare evidenze di condotte anticompetitive”, ma Il Tavolo tecnico con l’Associazione è indispensabile proprio per garantire apertura concorrenziale e rispondenza alle necessità degli assistiti: “il Tavolo tecnico sull’assistenza protesica indetto dalla Regione Puglia per il disegno della nuova gara regionale appare un luogo indispensabile affinché vi sia un corretto bilanciamento tra tali esigenze e l’apertura alla concorrenza, allo scopo di consentire il pieno esplicarsi delle dinamiche concorrenziali volute dal DPCM 12 gennaio 2017 e di garantire, altresì, livelli assistenziali personalizzati e rispondenti alle necessità degli assistiti”.

Le attività svolte dalle Associazioni non sono solo, quindi, volte a tutelare i propri iscritti, ma rappresentano anche un preciso dovere istituzionale che pone legittimamente le stesse quali enti di rappresentanza.

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