Prima regione italiana, la Sicilia ha pubblicato le tariffe dell’assistenza protesica. E le altre regioni?
di Corrado Canovi
Presidente ANAP
Il 16 agosto 2024, dopo anni di duro lavoro, è stato finalmente pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia, il Decreto contenente il Nuovo tariffario delle protesi acustiche. Prima Regione italiana a muoversi in questa direzione, la Sicilia ha istituito, con il Decreto n. 77 del 1° febbraio 2023 l’Osservatorio regionale permanente per l’assistenza protesica, al quale l’Associazione – unica rappresentante della categoria – ha partecipato attivamente sin dalla sua creazione.
È indubbio che la presenza, in Sicilia, di una Delegazione associativa ramificata e radicata nel territorio abbia contribuito in maniera decisiva alla pubblicazione di un documento, ad oggi, unico nel suo genere. L’incontro FIA di sabato 27 settembre a Caltanissetta ha rappresentato l’occasione per parlare dell’accordo rispondendo alle domande degli associati (e di celebrare, in fin dei conti, un’ottima notizia per il settore). Un successo del quale ringraziamo la Delegazione FIA siciliana e tutti gli associati della regione, che hanno partecipato all’evento attivamente e in grande numero.
La portata dell’accordo va oltre il semplice ottenimento delle tariffe per il territorio siciliano. Infatti, poter fornire assistenza audioprotesica in base a una tariffa concordata come avviene dai tempi del decreto ministeriale 332 del 1999, significa scongiurare l’approvvigionamento da parte della regione tramite modalità che rischiano di mettere a repentaglio la appropriatezza delle forniture.
Tariffa significa libertà di scelta dell’assistito di potersi avvalere del professionista e del centro acustico di fiducia; tariffa significa permettere all’audioprotesista di selezionare, adattare e personalizzare il dispositivo in base alle esigenze dell’assistito; tariffa significa, in ultima analisi, non mettere in competizione una prestazione sanitaria, con evidenti ripercussioni sul settore già oggetto di numerose comunicazioni associative.
Ci auguriamo che l’ottenimento del tariffario della Regione Sicilia possa, in qualche misura, fare scuola. Come sappiamo, in tema di assistenza sanitaria le regioni hanno una grande autorità, poiché il Servizio Sanitario Nazionale è in realtà una somma di tutti i Servizi Sanitari Regionali. L’accordo siciliano rimarca ancora una volta la grande autonomia delle amministrazioni territoriali che, nel quadro delle prestazioni essenziali individuate dal Ministero della Salute e dei regolamenti di legge, hanno piena facoltà di pianificare e progettare l’erogazione dei servizi assistenziali.
E il ripristino del sistema tariffario per gli apparecchi acustici non è una questione regionale, ma nazionale. I Livelli Essenziali di Assistenza, nati nel 2017, infatti, sono già vecchi. E lo sono non solo perché, dal 2017 ad oggi, nuove prestazioni dovranno necessariamente essere incluse tra quelle da garantire ai cittadini ma anche perché questi LEA, devono essere adeguati a quanto indicato, durante l’iter parlamentare di approvazione del Decreto, dalle Commissioni Affari Sociali della Camera e Igiene e Sanità del Senato “in fase di predisposizione della proposta di primo aggiornamento dei LEA da parte della Commissione nazionale per l’aggiornamento dei LEA e la promozione dell’appropriatezza nel Servizio Sanitario Nazionale”.
Si tratta di un adeguamento molto importante, posto dal Parlamento come condizione da rispettare per l’approvazione dei LEA. Tale ripristino, definitivo, delle tariffe è stato indicato “per l’acquisto di dispositivi audio protesici e di alcuni ausili di serie […]” perché “per le loro caratteristiche e per le specifiche necessità funzionali dell’utenza cui sono destinati necessitano di un percorso prescrittivo individualizzato e di un appropriato percorso valutativo condotto da un’equipe multidisciplinare nonché di un adeguato training all’uso, al fine di garantire la massima personalizzazione e aderenza alle esigenze degli utenti, obiettivi difficilmente raggiungibili mediante procedure di gara”.
Ci auguriamo che la Sicilia rappresenti il nostro punto di partenza, come già avvenuto nella storia di questo Paese.
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