Si entra nel vivo dei temi politici con un\’analisi a tutto tondo sull’attuale situazione dei Lea e sull’aggiornamento del Nomenclatore tariffario. Tutti i rappresentanti delle categorie interessate, associazioni, aziende, produttori di dispositivi medici, utenti finali che chiedono a gran voce il ritorno degli apparecchi acustici all’interno del sistema tariffario, abbandonando una volta per tutte la questione delle gare d’appalto, definita del tutto inappropriata.
“Non è sostenibile un sistema che di fatto standardizza le esigenze degli utenti. L’apparecchio è per definizione un dispositivo che necessita di un allestimento su misura. Da solo non può funzionare. Le gare d’appalto dunque non sono appropriate per questo tipo di dispositivi”.
Sul tema dibattono Dario Ruggeri (direttore FIA), Corrado Canovi (segretario FIA), Mauro Menzietti (presidente ANA), Riccardo Cattaneo (Consigliere ANA), Roberto Messina (presidente Senior Italia), Fernanda Gellona (Direttore Confindustria Dispositivi medici).
Riccardo Cattaneo: “Le gare non sono applicabili a un dispositivo che necessita di una grande personalizzazione e di un allestimento su misura. E’ una richiesta che ormai hanno recepito tutti, dai politici ai tecnici e credo che su questo non si possa tornare indietro. Ora è solo una questione di tempo. Credo che nei prossimi 12 mesi il governo dovrà dare una risposta per un ritorno a tariffa già nel 2024”.
Fernanda Gellona: “I bisogni delle persone non sono tutte uguali: c’è il rischio di spendere male i soldi, non fornendo alle persone la cura giusta e soprattutto di rovinare un substrato imprenditoriale e industriale, che produce PIL. Alla fine anche CONSIP ha fatto una scelta coraggiosa dicendo che questo settore non è assoggettabile a gare. Ora dunque occorre chiediamo al nuovo governo in carica che livello di assistenza vuole garantire ai propri cittadini”.
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