GIANNI GRUPPIONI – PRESIDENTE ANAP
Il tema della riforma sanitaria in Italia al Congresso di Rimini, un’occasione irripetibile.
Il momento è di quelli favorevoli, quanto cruciali, perché le innovazioni della politica sanitaria di oggi avranno ripercussioni su i professionisti sanitari e sui cittadini per prossimi vent’anni.
Dobbiamo tutti conoscere, partecipare, incidere sulle scelte, comprendere a tutti i livelli la visione del Sistema Salute, il ruolo che ciascun professionista andrà a ricoprire e le competenze necessarie che lo accompagnano. Per questo è necessario raffinare pensieri e strategie con il contributo di tutte le componenti dell’assistenza, dalle nostre a quelle istituzionali. Scelte che debbono tenere conto delle variabili e degli attori del sistema, con soluzioni appropriate soprattutto rispetto ai pazienti. Ognuno con le rispettive responsabilità a trattare e prevenire le patologie debilitanti della popolazione che invecchia. E sappiamo che può essere fatto molto di più.
La missione è quella di passare da una sanità accentratrice, statica e burocratica ad una sanità multidisciplinare e dinamica. Per rispondere alla nuova domanda di salute la bussola è potenziare le attività territoriali di prevenzione, diagnostica e riabilitazione, nonché tutta l’offerta di assistenza domiciliare.
Tale rielaborazione coinvolge tutte le professioni sanitarie, per poter garantire le proprie competenze al cittadino in un sistema innovativo, multidisciplinare e sostenibile. Quindi, ottimizzare – finalmente – la crescita delle PPSS, senza assalti alla diligenza ma sulla base di una crescita accademica grazie a una nuova formazione, a nuovi profili professionali, a nuove responsabilità e competenze specialistiche (come già previste dal famoso comma 566 della legge di Stabilità 2015). Non si tratta di specifiche nuove, ma di principi assodati da applicare.
Questo è il nuovo futuro! Anche il nostro.
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