Il “Congresso di tutti”. Siamo pronti?

Ott 8, 2018 | Associazione, News, Professione | 0 commenti

Alla vigilia dell’evento di Rimini, il punto del presidente ANA

Care Aziende Associate,

con grande emozione mi rendo conto che questo numero della rivista non è più incentrato sull’attesa del Congresso Nazionale, ma sul tentativo di trarne un bilancio: siamo infatti a ridosso dell’apertura dei lavori e i preparativi fervono tenendo impegnati tutti, aziende e professionisti.

Nonostante siamo tutti a conoscenza del fatto che molte idee e molti spunti giungano pochi giorni prima dell’inizio delle fatidiche tre giornate (26 – 27 – 28 ottobre 2018: Save the date!), questo non ci esime dal predisporci con sufficiente anticipo nell’organizzazione di tutte le attività. Non dimentichiamo che il Congresso unisce alta scientificità a una serena e gioiosa convivialità ed entrambi gli aspetti sottostanno a una gestione rigorosa e seria dal punto di vista logistico. Sono tra quelle persone convinte che entrambi gli aspetti rivestano una grande importanza, che il netto prevalere dell’uno o dell’altro infici la buona riuscita della kermesse.

Il Congresso Nazionale dura solo tre giorni, ma sono giorni di fuoco, di pubbliche relazioni, di business: è una grande vetrina che coinvolge tutti e non si smette mai di lavorare, di produrre, di confrontarsi e di aggiornarsi. La cadenza triennale li rende ancora più carichi di aspettative. E sappiamo bene che, per tutti, la buona riuscita di queste settantadue ore è frutto di un lavoro che parte molto tempo prima.

Il titolo di questo editoriale (“Il congresso di tutti”) ha un significato preciso: la manifestazione non è emanazione delle volontà di un gruppo ristretto di persone, ma un momento in cui tutti possono (e devono) portare il loro contributo. Non vi sono preclusioni od esclusioni a priori, anche perché il concetto stesso di associazione prevede la massima partecipazione di tutti ad ogni attività. Vogliamo che questo sia un Congresso di ampio respiro, aperto ad ogni suggerimento e ispirato ai principi di massima adesione e condivisione degli argomenti, per moltiplicare i momenti di discussione e per contribuire all’aggiornamento reciproco: una vera fucina di idee e di discussioni per mantenere alti i nostri valori.

La presenza di relatori di alto profilo (anche internazionali) e di contributi forniti da nostri associati (penso soprattutto ai neolaureati, ai più giovani), miscelando esperienza e novità, contribuirà a rendere il percorso scientifico adeguato agli standard che ci hanno da sempre contraddistinto.

Non sarà un Congresso interlocutorio, di passaggio: il momento è ricco di argomenti di riflessione che investono il nostro comparto con particolare intensità. Al Congresso si farà una panoramica interessante e ricca di spunti da un lato sui cambiamenti che hanno coinvolto, coinvolgono e coinvolgeranno il nostro comparto, e dall’altro su quello che siamo e che potremo diventare. Mi lego a questo per segnalare la massiccia presenza di studenti universitari ai lavori congressuali. Abbiamo favorito la presenza dei giovani audioprotesisti di domani perché, se è vero che rappresentano il nostro futuro, è doveroso dar loro l’occasione di prendere contatto con il comparto audioprotesico in un senso più ampio rispetto quello dei tirocini aziendali, clinici o delle lezioni frontali in aula. Confesso che è soprattutto nei loro confronti che desideriamo presentarci al meglio.

Ma il Congresso è anche tutto il resto. Non solo scienza e professione, ma anche piacevoli distrazioni. Il nostro Congress Party, oltre a fornire un colpo d’occhio di grande effetto, unirà eleganza e divertimento. Inoltre, la cornice del Palacongressi è unica (gli spazi sono ampi e accoglienti) e la città di Rimini – altamente ricettiva – offre infinite possibilità di svago.

Avremo ancora tempo per parlare del Congresso e per definirne i dettagli, ma fin da ora non posso esimermi dall’augurarmi la più ampia partecipazione a questo evento di importanza internazionale. Inviate i vostri contributi, partecipate, scrivete, discutete: il Congresso è vostro!

Salvatore Regalbuto

Presidente ANA

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